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Il Partito democratico sceglie Stefano Boeri L’architetto capolista del Pd, niente lista civica

Posted in News with tags , , on 12 febbraio 2011 by duemilanundici

Nel giorno in cui Pierluigi Bersani sbarca a Milano per la prima iniziativa pubblica a sostegno di Giuliano Pisapia, arriva, con perfetto tempismo, anche un’altra importante notizia. Stando ad indiscrezioni circolate in serata, che dovrebbero trovare conferma sabato su Repubblica, il Partito democratico avrebbe scelto Stefano Boeri come capolista del Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative.

Stefano Boeri. L'architetto alle elezioni primarie del 14 novembre scorso ha raccolto 27.055 voti, 3500 in meno rispetto a Giuliano Pisapia

Una possibilità, questa, ventilata a più riprese nelle scorse settimane senza però incontrare mai alcun riscontro. Anche perchè lo stesso Boeri, candidato sostenuto dal Pd che aveva sempre cercato di rivendicare un’indipendenza dal partito  in ragione della sua provenienza non strettamente politica, era stato tra i più accesi sostenitori di una lista civica a supporto di Pisapia che riunisse le energie di tutti i candidati.

Con questa decisione però lo scenario cambia e il rebus delle liste civiche si fa ancora più ingarbugliato. Già presentate le liste Sinistra per Pisapia e la lista Verde Ecologista, restano da capire le intenzioni dei fedelissimi di Onida e dello stesso candidato Sindaco.

La scelta di presentare Boeri, inoltre, è destinata ad agitare le acque del Partito democratico, non completamente compatto nella scelta di affidare all’architetto il ruolo di capolista, e potrebbe ridefinire, tanto in caso di vittoria di Pisapia quanto viceversa, i rapporti di forza interni dopo le elezioni. Tra coloro che seguono con più attenzione la questione ci sarebbe innanzitutto Pierfrancesco Majorino, capogruppo in Consiglio comunale e ai vertici del centrosinistra milanese dal 2003. L’incarico di capolista assegnato a Boeri permetterebbe a quest’ultimo di mettere l’ipoteca proprio sulla poltrona oggi occupata da Majorino e persino di insidiarlo in termini di preferenze.

Per il momento, solo tanti condizionali. In attesa soprattutto che si definiscano altre questioni importanti. Su tutte il nome del candidato del non più ipotetico terzo polo. Scartata l’ipotesi Ambrosoli, che avrebbe sicuramente fatto gioco a Pisapia, restano in pole position Bruno Tabacci, l’editorialista del Sole 24 ore Salvatore Carrubba e il Presidente del consiglio Comunale Manfredi Palmeri. I tre, nell’ultimo sondaggio Swg, vengono dati al 10%. Numeri importanti, quasi certamente decisivi per l’esito finale della consulatazione di maggio.

Centrosinistra, addio alla lista civica unitaria Boeri: non può decidere una riunione di partiti

Posted in News with tags , , , on 12 gennaio 2011 by duemilanundici

A meno di un mese dalla conferenza stampa che aveva visto i quattro sfidanti delle primarie sedersi allo stesso tavolo e lanciare l’Officina per la città, le possibilità della formazione della lista civica unitaria, caldeggiata da Stefano Boeri e accolta con molte riserve da Valerio Onida, si riducono sempre di più.

Stefano Boeri. Nonostante la sconfitta alle primarie, l'architetto si è impegnato da subito a promuovere una lista civica unitaria a sostegno di Giuliano Pisapia

Stando a quanto anticipato ieri da Repubblica, Giuliano Pisapia sarebbe orientato sulla costituzione di due formazioni diverse. Una di profilo moderato, magari guidata dallo stesso Onida, in grado di accogliere il voto di cattolici e delusi dalla Moratti. L’altra ambientalista, che dovrebbe contare sul ritorno dei Verdi, in attesa della costituente del nuovo partito, e che intercetterà le istanze referendarie lanciate dal comitato che ha promosso la consultazione con i cinque quesiti su mobilità e ambiente. Operazione agevolata dal fatto che, scrive sempre Repubblica, i promotori avrebbero rinunciato alla creazione di una lista esterna agli schieramenti.

Da Shanghai, dove è in viaggio per lavoro, Stefano Boeri manifesta però tutto il suo disappunto attraverso la sua pagina Facebook: “Ho letto di una riunione “di coalizione” in cui si liquiderebbe come “rivolta al passato” (?) la proposta di lista civica unitaria. Al suo posto si parla di due liste: una con Onida, rivolta all’elettorato moderato e una ambientalista”, scrive Boeri. “Spero sia un errore di ricezione. Se accettiamo che le liste civiche nascano e muoiano nel corso di una riunione di partiti beh, addio centro-sinistra!”.

Intanto arrivano altri buoni segnali per la futura coalizione che appoggerà Giuliano Pisapia. Dopo quello dell’Italia dei Valori prima di Natale, nei giorni scorsi è arrivato anche il sostegno dei radicali.
Prossimo obiettivo: i Pensionati di Elisabetta Fatuzzo. Sempre che, intanto, non si perda qualche pezzo per strada.

Onida pubblica le spese della campagna elettorale Per il costituzionalista 195mila euro di uscite

Posted in News with tags , , on 9 novembre 2010 by duemilanundici

Due mesi fa aveva preso d’anticipo i suoi concorrenti pubblicando la propria dichiarazione dei redditi. Ora Valerio Onida rilancia, e dal suo sito rende note tutte le spese sostenute per la campagna elettorale. “Per un autentico rinnovamento della politica la trasparenza è fondamentale”, ha detto l’ex presidente della Consulta che ha poi invitato gli altri candidati a fare altrettanto.

Valerio Onida. L'ex presidente della Corte Costituzionale ha ricevuto critiche molto pesanti per le parole usate da Corrado Stajano, suo sostenitore, contro Riccardo Sarfatti, recentemente scomparso

Il giurista, stando ai dati forniti, avrebbe rispettato il limite di 200mila euro fissato dal comitato delle primarie. Nel dettaglio, queste le cifre fornite.

Sito Internet e sua gestione
€ 7.500
Consulenze in comunicazione
€ 60.000
Rassegna stampa
€ 5.000
Inserzioni giornali
€ 55.000
Annunci radiofonici
€ 3.000
Affissioni
€ 27.000
Eventi (organizzazione e allestimento)
€ 10.000
Spedizione a indirizzario PD e altri partiti di centro sinistra (1)
€ 6.350
Materiale per la campagna (volantini e gadget)
€ 20.000
Staff
€ 2.500
Totale
€ 196.350

Nessuna replica per il momento dagli altri candidati. Alcuni dei quali, peraltro, impegnati in un conflitto interno inaspettato. E’ quello tra Stefano Boeri e l’outsider Michele Sacerdoti. Il candidato ambientalista, dato a percentuali bassissime, ha dichiarato che, in caso di vittoria di Boeri, non sosterrà l’architetto, che lo ha poi accusato di sottrarsi al patto sottoscritto tra i candidati, impegnati a sostenere il vincitore della consultazione di domenica. Dure le parole di Boeri: “Credo che una candidatura contro, come l’ha definita lo stesso Sacerdoti, sia in contraddizione con lo spirito e il senso stesso delle primarie, ma quello che più spiace, essa rappresenta quel modo fallimentare di fare politica che ha spesso relegato il centrosinistra in una posizione da mero spettatore”.

Co-housing per anziani e telelavoro obbligatorio Boeri lancia l’iniziativa “Mi piacerebbe”

Posted in News with tags , , , , on 14 ottobre 2010 by duemilanundici

L’idea è a metà tra le piattaforme Wiki e Facebook. Dare uno spazio ai cittadini per scrivere in poche righe idee per Milano, e far giudicare da altri la qualità delle proposte presentate. Il tutto con un meccanismo semplice e intuitivo. Per votare basta un clic, come il comune “like” di Facebook.

E’ la nuova iniziativa lanciata sul sito di Stefano Boeri, una sorta di piccolo cantiere di suggerimenti e pensieri su come immaginare la città di domani. Due le sezioni create. Da un lato “Mi piacerebbe”, proposte di come cambiare Milano, dall’altro “Mi piaceva”, buone pratiche da recuperare, una volta tanto, dal passato piuttosto che da altri paesi.

A meno di 24 ore dal lancio, alcuni spunti suscitano già molto interesse. Nella prima categoria si trovano soprattutto richieste che riguardano la mobilità dei milanesi: metropolitane aperte di notte, percorsi ciclabili più sicuri, taxi più economici.
Ma c’è spazio anche per idee di welfare urbano, come il co-housing per anziani. Piccoli appartamenti dedicati alle persone della terza età con spazi comuni  e un servizio medico infermieristico. Affinchè, scrive Francesca, “la scelta non sia solo tra le spesso tristi (e costose) case di cura e l’isolamento in casa con badante”. Largo alla fantasia. Giorgio propone “Un giorno di telelavoro “obbligatorio” per tutti i lavoratori” e l’idea raccoglie già 17 consensi. Caterina immagina invece “una darsena verde, approdo e partenza di piste ciclabili e porto per barche a remi da affittare”. Numerose poi le proposte che mirano a rivitalizzare i quartieri. Dai mercati di zona, agli incentivi ai piccoli esercizi.

Accanto a questi idee, la nostalgia per la città di ieri nella sezione “Mi piaceva”. In cima ai pensieri revival, i milanesi mettono la riapertura dei navigli e dei cinema d’essai di zona. Ma ci sono anche pensieri più malinconici, come quello di patb, che rimpiange “la maggiore disponibilità delle persone e il ritmo più lento”.

Un'immagine di come sarebbe via De Amicis oggi, con la riapertura dei navigli (fonte: skycrapercity)

Ce n’è per tutti insomma. Dalla “pedonalizzazione delle piazze storiche” allo “spostamento della statua equestre di Piazza Duomo”. Fino a “Il Milan in B”. Troppo. Anche per Stefano Boeri, grande tifoso interista con nel cassetto un progetto, poi smentito, per uno stadio tutto nerazzurro da 60mila posti. Per ora, solo fantascienza. Non proprio come il Milan in B, ma quasi.

Sondaggi:Pisapia in testa al 34%,Boeri fermo al 25 Ma un elettore su tre deve ancora scegliere

Posted in News with tags , , , on 12 ottobre 2010 by duemilanundici

L’ultima rilevazione sulle intenzioni di voto dei milanesi non farà dormire sonni tranquilli a Stefano Boeri. L’architetto, finora favorito nella corsa alle primarie del 14 novembre, registra una battuta d’arresto. Questo, almeno, stando al sondaggio pubblicato oggi e condotto da Lorien Consulting-Public Affairs.

Giuliano Pisapia. L'ultimo sondaggio, condotto da GM&P, dava l'avvocato al 20%, appena dietro a Stefano Boeri, rilevato al 23%.

I dati, raccolti su 1000 cittadini tra il 4 e il 6 ottobre, disegnano questo scenario. Giuliano Pisapia raccoglierebbe il 34% dei consensi degli intervistati, a seguire con nove punti di distacco Stefano Boeri con il 25%. Ancora lontani gli altri due sfidanti, Valerio Onida, al 6%, e Michele Sacerdoti, al 1%. Resta un 34% di intervistati, che non ha ancora deciso a chi dare la propria preferenza.
Il sondaggio ha rilevato anche la notorietà e la fiducia dei quattro candidati. In entrambi i casi è ancora Pisapia a guadagnare il consenso maggiore, tanto sulla fiducia suscitata (87%), quanto sulla notorietà (72%).
L’Osservatorio ha stimato anche la possibile affluenza alla consultazione di novembre. Secondo l’indagine potrebbero essere circa 90.000 i partecipanti alle primarie, in leggera crescita quindi rispetto alla tornata del 2006, a cui si presentarono alle urne 83.000 milanesi.

Dagli”OrticaBond”allo slogan”Chi glielo fa fare?” La rassegna stampa di “duemilanundici”

Posted in Rassegna stampa with tags , , , , on 10 ottobre 2010 by duemilanundici

* Ogni domenica, fino al 14 novembre, questo blog ospiterà una selezione di articoli pubblicati durante la settimana sulla stampa nazionale.

Le alleanze, prima di tutto. Si va delineando il quadro definitivo dei sostegni ai tre candidati alle primarie. Il Sole 24 ore evidenzia da un lato l’attenzione con cui i vertici nazionali del centrosinistra guardano a questa consultazione preliminare, dall’altro la spaccatura, annunciata, all’interno del Partito democratico, con la minoranza cattolica che più o meno ufficialmente ha dichiarato il proprio sostegno a Onida.

Spaccature però che sono trasversali in tutto lo schieramento, come racconta Elisabetta Soglio sul Corriere della Sera che traccia la “mappa” delle alleanze. Sorprende ad esempio la scelta di Basilio Rizzo, storico consigliere comunale, eletto nel 1985 nelle file di Democrazia Proletaria, oggi sostenitore di Onida.
Dall’altra parte della coalizione, nei giorni della Festa dell’Ortica e sulla spinta del battesimo del Wifi gratuito, Davide Corritore, in corsa con Pisapia, lancia la proposta degli “Ortica Bond”. Obbligazioni di quartiere, sottoscritte dagli abitanti di ciascuna zona per finanziare progetti specifici sul territorio.

Mercoledì, in un’intervista a Repubblica, Stefano Boeri  illustra invece il suo piano per l’ambiente. Tra le proposte, Ecopass allargato, piste ciclabili e isole pedonali ma anche la “borsa dei tetti”, direttamente da Friburgo: scambio di metri quadrati tra chi ha un tetto a disposizione e chi vuole installare pannelli solari.

Da segnalare, poi, sulle pagine dell’Espresso, l’anticipazione sulla campagna di comunicazione scelta da Onida. L’idea è stata di ribaltare lo schema tradizionale e partire dalle domande degli elettori. Uno degli slogan anticipati dal settimanale è infatti “Chi glielo fa fare? Ha 74 anni…“, scritto a caratteri molto grandi. Di fianco, la risposta di un piccolo Onida, seduto: “Per fare spazio al ricambio, bisogna mettersi in gioco, ad ogni età”.

Per finire, per conoscere meglio Giuliano Pisapia, ecco il ritratto tracciato ieri sulle pagine de “Il Riformista”.

“Uscire dalla Sea e ridiscutere le partecipazioni” Boeri finanzia così la sua “rivoluzione ecologica”

Posted in News with tags , , , , , , on 9 ottobre 2010 by duemilanundici

«Lo dico in modo provocatorio, usciamo dalla Sea e quelle decine di milioni che mettiamo inutilmente lì utilizziamoli per rafforzare il sistema dei trasporti pubblici». E’ questa una delle mosse che Stefano Boeri pensa di mettere in campo per finanziare la cosiddetta “rivoluzione ecologica”, presentata stamane nel corso dell’incontro “Diamo ossigeno a Milano”.

Stefano Boeri. Nell'incontro di stamattina l'architetto ha parlato anche dell'ipotesi di 50 nuovi grattacieli in città, avanzata nei giorni scorsi dall'assessore comunale all'urbanistica Carlo Masseroli. «E' impensabile -ha detto- in una città che ha 900 mila metri quadri di uffici vuoti»

Tra le idee dell’architetto l’estensione del ticket antismog fino alle tangenziali, la creazione di oasi pedonali e di piste ciclabili diffuse e il rafforzamento della rete dei mezzi pubblici. Per finanziare le proposte, Boeri boccia la soluzione di Podestà, che aveva ipotizzato un pedaggio sulle tangenziali, e lancia la provocazione di uscire dalla Sea, la società di gestione degli scali milanesi, partecipata dal Comune all’80%. «Il monopolio di Alitalia a Linate e Malpensa vuota, perchè Alitalia impedisce ad altre compagnie di fare voli internazionali, sono una vergogna».

Nel piccolo, quindi, una micro-privatizzazione, che il capogruppo del Partito democratico, Pierfrancesco Majorino spiega, e ridimensiona, così: «Le partecipate del Comune vanno spesso ribaltate, cambiando le teste, cacciando chi ha fallito e in alcuni casi cercando lì le risorse per far andare avanti meglio la città. Ciò significa immaginare un diverso uso dei dividendi e anche rivedendo la quota di partecipazione».

Oltre alla Sea, tra le più importanti  società partecipate dal Comune di Milano(vedi tabella in basso), si trovano A2A (55% diviso a metà con il comune di Brescia), Atm S.p.A, So.Ge.Mi, la società di gestione dell’ortomercato e Metropolitana Milanese. Tra loro, fino a poco tempo fa,c’era anche la Zincar. La società nata per sviluppare progetti ecosostenibili e fallita lo scorso anno lasciando un debito di 18 milioni di euro.

L'elenco delle partecipazioni del Comune (fonte Comune di Milano)

Sondaggi: Boeri al 23%, Pisapia 20%, Onida 9% Ma la partita si apre anche nel centrodestra

Posted in News with tags , , , , , , on 5 ottobre 2010 by duemilanundici

Si profila un testa a testa tra Stefano Boeri e Giuliano Pisapia. Questa almeno la fotografia fornita dal sondaggio condotto da GM&P tra 200 milanesi, scelti a campione tra gli elettori di centrosinistra, alcuni dei quali coinvolti anche nelle elezioni primarie del 2006.

L’indagine, condotta tra il 21 e il 26 settembre scorso, rileva uno scarto minimo tra i due principali contendenti delle primarie, assegnando il 23% a Boeri e il 20,5% a Pisapia. Lontano, al 9,5%, il costituzionalista Valerio Onida, che raccoglie per il momento la fetta di democratici delusi dall’endorsement del partito all’architetto. Nessun dato su Michele Sacerdoti, non ancora sceso in campo nei primi giorni delle interviste.

«Il leggero vantaggio di Boeri – ha spiegato il direttore della ricerca, Marco Marturano – è sicuramente dovuto alle sue personali capacità, ma in parte anche al fatto che i vertici locali del Pd abbiano indicato una scelta, visto che Pisapia gode di un maggiore notorietà e la sua campagna è iniziata con due mesi di anticipo».

Ma ad interessare i quattro candidati è soprattutto quel 44% di indecisi che ancora non ha scelto su chi puntare, ma che per la maggior parte comunque si recherà alle urne il 14 novembre. Il 79,2%  è già certo di andare a votare e il 15,8% lo ritiene probabile.

Letizia Moratti con il sindaco di Roma Gianni Alemanno alla festa del Pdl, terminata domenica al Castello Sforzesco. L'ex ministro dell'Istruzione ha ribadito che la moschea, alle condizioni attuali, non si farà.

Partita ancora apertissima, quindi, nel centrosinistra. Ma non solo. Domenica la non incoronazione di Letizia Moratti da parte di Silvio Berlusconi ha aperto molti possibili scenari anche nel centrodestra. Molto è legato anche dai – precari- equilibri che attraversano in questi giorni la maggioranza parlamentare. Sempre in tema di sondaggi, oggi l’istituto Crespi ha pubblicato le ultime rilevazioni sulle intenzioni di voto in caso di elezioni. Dati che hanno visto il PDL scendere per la prima volta  sotto il 29% e la Lega Nord crescere fino al 13%. Il principale e, eventualmente, unico alleato di Berlusconi potrebbe quindi chiedere conto dei mutati rapporti di forza all’interno della coalizione e rivendicare un posto, magari la poltrona più importante di Palazzo Marino. Igor Iezzi, segretario provinciale del Carroccio, ieri all’Infedele, ha detto: “per noi il nome sul tavolo resta Umberto Bossi”. Letizia Moratti è allertata.

Boeri:”Spostare l’Expo all’ortomercato”. Pisapia:”Fuori tempo massimo e irrealizzabile”

Posted in News with tags , , , , , , , on 27 settembre 2010 by duemilanundici

L'ultimo masterplan dell'Expo. Il piano è stato messo a punto da una consulta di architetti tra cui lo stesso Boeri, che da maggio non ha però riconfermato il suo contratto di consulenza con la società Expo 2015

Ieri, poco dopo le 22.30, un breve messaggio sulla sua pagina Facebook: “Se non si scioglierà a breve la questione dei terreni, io chiederò che Expo venga fatto all’Ortomercato”. Oggi Stefano Boeri trasforma quella che sembrava una semplice esternazione, peraltro già anticipata alcune settimane fa, in una proposta concreta: spostare l’Expo dall’area di Rho-Pero. «Sono molto preoccupato – ha detto Boeri – se non si riesce a concludere la questione dell’acquisto delle aree entro il 19 ottobre, è necessario pensare a un’alternativa che non metta in discussione il progetto, ma solamente il posizionamento logistico, che permetta di uscire dal vicolo cieco di un accordo tra pubblico e privato su un’area privata».

I fatti. L’area prevista per l’esposizione, a nord di Pero, è ora di proprietà della famiglia Cabassi e di Fondazione Fiera. In un primo momento l’ipotesi era di ottenerla in concessione per il tempo dell’esposizione e poi restituire i terreni, ad Expo conclusa, concedendo ai proprietari diritti di costruzione sugli stessi, dove oggi non sarebbe loro consentito per via della destinazione agricola.
L’ipotesi viene però scartata, anche perchè il presidente della Regione Formigoni spinge per l’acquisto delle aree, costituendo una Newco partecipata da Comune, Regione e Provincia al 51% e un restante 49 in mano ai privati, magari gli stessi Cabassi e Fondazione Fiera. Ma i soldi, soprattutto a Comune e Provincia, mancano, così Moratti e Podestà tornano a premere per il comodato d’uso delle aree.  E tutto, fino ad oggi, resta fermo.

Per Boeri la soluzione lanciata oggi è «forte, possibile e per certi versi migliorativa», garantirebbe di lasciare inalterato il progetto e allo stesso tempo, secondo l’architetto, lascerebbe a Milano in eredità dopo il 2015 un ortomercato di «nuova generazione».

Intanto però arriva la replica dello sfidante Pisapia, che bolla la proposta come «fuori tempo massimo e irrealizzabile». Secondo il penalista «bisogna puntare sull’utilizzo delle strutture pubbliche già esistenti come Fiera di Milano, anche per evitare una nuova speculazione edilizia post Expo affidata ai soliti noti»

Redditi: Sacerdoti il più povero, Boeri il più ricco. Ma la Moratti può giocare la carta Saras

Posted in Focus, News with tags , , , , , , on 26 settembre 2010 by duemilanundici

L‘invito di Valerio Onida è stato raccolto, e i redditi dei candidati alla primarie del centrosinistra sono stati messi a disposizione dai quattro in corsa. Le cifre sorpendono se si pensa allo schieramento a cui fanno riferimento, ma rappresentano dall’altro lato un importo significativo destinato all’erario, con oltre un milione di euro di tasse versate.

I dettagli. Fuori dal podio l’ultimo arrivato, Michele Sacerdoti, che sul suo sito dichiara 52.856 euro di reddito imponibile. Davanti a lui Onida, che per primo aveva reso disponibile la sua dichiarazione del 2009: 354.226 euro derivanti da pensione e attività professionale. Alcune centinaia di migliaia di euro più avanti si posiziona Giuliano Pisapia, che nel 2009 ha dichiarato 805.887 euro, frutto per lo più delle prestazioni come avvocato per il suo studio.

Sul gradino più alto del podio si posiziona quindi Stefano Boeri, con 885.453 euro di reddito imponibile 615mila dei quali però, spiega l’architetto sul suo sito, derivanti “dalla chiusura di uno studio associato di architettura, situazione non ripetibile e che evidenzia anni di impegno e risorse investite”.

Paperoni di sinistra quindi, come ha scritto un giornale vicino al Pdl? Si direbbe di sì se si pensa che il sindaco Moratti, loro quasi sicuro avversario, ha dichiarato nel 2009 “solo” 124.480 euro. Peccato che il marito Gianmarco, Presidente del gruppo Saras, nel 2005 (il dato era stato reso accessibile dopo la bufera Visco sulle dichiarazioni online), vantava un reddito imponibile da 19.820.000 euro e nel 2008 aveva assicurato alla moglie un finanziamento record per la campagna elettorale da 6.335.000 euro.
Quella sì, roba da Paperoni.

 

Boeri, Onida e Pisapia il giorno del primo incontro a tre. Il quarto candidato, Michele Sacerdoti, si è aggiunto solo due giorni fa e ha reso pubblico fin da subito il suo reddito nel 2009: 53.729 euro (foto di Flavio Bini)